a cura di Stefania Rossi
L’Anima in cammino, dopo aver superato le prove della paura e dell’insicurezza, incontra adesso una frustrante tendenza ad evadere dall’esperienza del “mondo reale” percepito come un habitat troppo duro, complesso e persino squallido. L’idea che autorizza a distaccarsi dalla realtà in parte si fonda su sgradevoli sensazioni di estraneità, disarmonia e rifiuto, ma in parte appartiene a coloro che sono strutturalmente dei “sognatori” e dunque meno inclini a trovare piacevole il mondo vero. Qualunque sia il nodo causale, ciò che preoccupa di questo stato di cose è la quasi totale assenza di volontà onde poter superare un’evasività ritenuta inevitabile, necessaria e giustificata dall’osservazione del mondo in cui si vive. Di fatto il soggetto che è maggiormente dedito al proprio mondo interiore, che privilegia sostare nei regni onirici, che si rifugia in una visione della vita staccata dal mondo fisico, a lungo andare diverrà totalmente incapace di apprendere le regole del gioco e si esprimerà con un modello di non-azione pusillanime e inconsapevole. Purtroppo a causa dello stato dormiente, l’Anima psichica ripiegherà in una condizione di rinuncia sino a sviluppare il vizio spirituale della pigrizia con manifeste punte di apatia e abulia. Con la forza segreta dei seguenti Fiori di Bach si può sostenere il nostro “sognatore impigrito” spingendolo nella direzione del “qui e ora” affinché possa finalmente valorizzare l’agire nel presente.
Clematis – Quando il dr. Bach incontrò questi Fiori era all’inizio della sua ricerca ed essi gli apparvero in gran quantità, durante una passeggiata nei dintorni di Londra, sbocciati su un imponente rampicante che ricopriva il muro di cinta di una antica villa nobiliare. La fioritura quel giorno era al massimo della sua manifestazione gioiosa e Bach fu subito attratto dalla bellezza vaporosa delle lattee infiorescenze delicate a forma stellata. Nel contemplarle egli percepì la sottile energia di mondi sottili e lontani e decise di assumerne l’essenza come rimedio psico-emozionale; fu allora che ne comprese appieno le peculiarità energetico-vibrazionali. Clematis fece affiorare alla coscienza del nostro medico inglese tutta la bellezza del suo ideale e la ricchezza del suo mondo interiore ai quali egli voleva, in verità, oramai dedicare la sua esistenza. Divenne in tal modo consapevole di possedere profondità e concezioni spirituali che non sarebbero mai più dovute restare nascoste e soprattutto si rese conto che nel suo viaggio di ricerca era giunto il momento di “portare il Cielo in Terra” , dunque di portare il suo ideale nella terrestrità. Questo è il messaggio vibrazionale dell’Essenza floreale Clematis che riporta al ‘qui e ora’ coloro che preferiscono rifugiarsi nei propri sogni fuggendo la realtà come degli eterni “Peter Pan”. Ma il Fiore che guarda verso le stelle insegna a incarnare finalmente quei sogni e ideali sino a realizzare grazie ad essi il proprio piano spirituale nella concretezza. Subito dopo aver vissuto questa speciale esperienza con la vibrazione di Clematis il dr. Bach decise di lasciare definitivamente Londra e la vita di medico ricco ed affermato per dedicarsi totalmente alla ricerca sulle Essenze Floreali in un nuovo contesto semplice e naturale.
ChestnutBud – La Gemma dell’Ippocastano rappresenta simbolicamente il mistero della crescita di ogni forma di vita con tutte le incognite sottese al processo di ogni maturazione. L’implicito potenziale racchiuso all’interno di ogni gemma che manifesta in Natura il segreto della Vita si svela solo nel tempo e grazie all’applicazione spontanea di immutate leggi cosmiche che presiedono a tutte le creazioni. E così per analogia il rimedio floreale diventa un mirabile assistente energetico per tutte le crisi di crescita. Tutti, contemplando le piccole fragili gemme sui rami degli alberi, sappiamo che qualsiasi variabile si presenti in natura può destabilizzare oppure compromettere anche totalmente la vita dei minuscoli involucri che un giorno doneranno foglie, fiori, frutti. Molte sono le incognite che si incontrano durante qualsiasi percorso di crescita e non sempre sono prevedibili, esattamente come accade nel mondo vegetale alle piccole gemme sugli alberi. L’essenza floreale ha il potere di sostenere l’impegno necessario per crescere e rende perseveranti e attenti nell’apprendimento. D’altronde tutte le più importanti lezioni si imparano anche a prezzo di sacrifici e difficoltà. Il rimedio ottenuto con la piccola gemma dell’Ippocastano, Chestnut Bud, è di grande aiuto quando è indispensabile non ricadere nelle stesse tematiche per poter evolvere, quando occorre accettare lo sforzo richiesto da circostanze difficili e pazientemente persistere nell’impegno, quando si deve restare concentrati sino al raggiungimento del risultato. Secondo un noto ricercatore contemporaneo di Floriterapia, il dr. Orozco, si dovrebbe assumere l’essenza Chestnut Bud all’inizio di ogni percorso floriterapico per favorire la consapevolezza dell’insegnamento che la Vita sta offrendo, ma anche alla fine per fissare la lezione che si è appresa.
Honeysuckle – Ancora un rampicante, il Caprifoglio, ben si addice al tema del distacco dal presente grazie ad una simbolica gestualità che in Natura presenta caratteristiche significative in quanto tipiche dei rampicanti. Infatti si tratta di piante che vivono sospese e per esprimersi al meglio hanno bisogno di essere sostenute da supporti naturali o no; e così le vediamo abbarbicarsi alle mura di cinta, ai pali della luce, alle siepi oppure a tronchi di grandi alberi. Analogicamente nel sogget to umano la componente Honeysuckle appare quando la personalità tende a ridurre i contatti con la quotidianità a favore di un mondo interiore pieno di ricordi. Con questo Fiore infatti si incontra la cosiddetta “malattia dell’attaccamento al passato” dovuta all’incapacità di guardare ad un nuovo progetto di vita; ciò accade ad esempio a causa di una perdita luttuosa oppure, più genericamente, per la fine di una relazione. L’esperienza dell’attaccamento alle memorie del tempo andato diventa importante quando il tessuto psichico è indebolito dai traumi e dai rimpianti. Ma in Honeysuckle si incontra lo scenario drammatico di Lot in fuga durante il castigo di Sodoma e Gomorra. Si sa dalla letteratura dell’Antico Testamento che a Lot e alla sua famiglia era stato proibito dagli Angeli di guardare indietro durante il viaggio di allontanamento dalla città, ma la moglie disobbedisce all’ordine e così, dice la terribile pagina biblica, la donna viene tramutata in statua di sale. L’inquietante esito della vicenda assume un grande significato simbolico se si cerca qualche motivo plausibile perché ciò sia accaduto. Ciò che appare evidente è soprattutto che il “passato è passato” e dunque non ha senso continuare a volerlo rivivere e trattenere memorie, anche le peggiori, pur di tener vivo il ricordo di ciò che è stato. Si deve ricordare, nel caso del nostro profumatissimo rampicante, la grande lezione per l’Anima che grazie all’essenza floreale del Caprifoglio è possibile recepire sino in fondo e che riguarda appunto i ricordi delle esperienze vissute e in generale ogni forma di rimpianto e/o nostalgia. L’Essenza floreale riporta la personalità al “qui e ora” dopo aver riequilibrato il rapporto con le vecchie memorie; chi finalmente supera l’immobilismo tipico delle condizioni Honeysuckle grazie all’Essenza diventa molto consapevole del valore del passato ma impara finalmente a farne tesoro per apprezzare il presente restituendo a quest’ultimo la sua bellezza in quanto sede di tutti i progetti per un nuovo futuro. Il Fiore del rampicante dopo aver sciolto molte catene interiori e affettive spinge interiormente a pensare a nuove ipotesi di vita e di esperienza. Nel ridurre l’impatto di tanto attaccamento, Honeysuckle permette di valorizzare l’esperienza che si ha alle spalle e contemporaneamente di volgere lo sguardo al futuro attraverso una corretta lettura degli eventi che hanno indotto lo status di evasività alla persona. Grazie a questa bellissima Essenza è possibile ricostruire un dialogo sano con il dolore di ogni distacco e finalmente accettare che per costruire il futuro si deve imparare a stare nel presente con consapevolezza onde poter riconoscere ciò che veramente conta, quindi non necessariamente il dolore della perdita ma soprattutto il valore da attribuire alle persone e alle cose che appartengono al passato.
Il disinteresse verso il presente (II parte)
Continua il percorso animico insieme ai Fiori di Bach, sublimi essenze, la cui azione vibrazionale ha come scopo fondamentale l’armonizzazione della personalità esteriore con la complessa struttura multidimensionale umana. Dopo aver attraversato la stratificazione della paura e dell’insicurezza, se tali emozioni non vengono gestire e trasformate, abbiamo visto che l’Anima si trova nella condizione di doversi cimentare con la tentazione di lasciarsi andare a illusorie evasioni dalla realtà. Alcuni Fiori del Repertorio Bach sono estremamente interessanti per sostenere in questa fase critica consentendo al soggetto di riportarsi al qui e ora. Dopo Clematis e Honeysuckle, i due rampicanti del sistema floreale bachiano, e la piccola gemma di Chesnut Bud, ora incontriamo nuove essenze floreali atte a favorire il recupero del senso del presente.
Mustard – Il Fiore della Senape Selvatica viene inserito in questo gruppo come fiore in grado di assistere l’anima del grande depresso che vive un’esistenza immersa nel buio dello sconforto più profondo e insondabile, in particolare quando si soffre della cosiddetta “depressione” la cui causa appare ignota o difficilmente rintracciabile. In effetti chi è preda di tale disagio ad un certo punto perde il senso del presente e non riesce più a svolgere le normali occupazioni quotidiane. L’afflizione interiore lo avvolge come una nube oscura che fa sentire la persona partecipe del dolore del mondo e in questa percezione dell’oscurità generale inevitabilmente si affonda. Il dato è spesso patologico e richiede interventi medici specialistici. Ma non per questo deve essere escluso l’eventuale supporto floreale di Mustard che ha come peculiarità riportare luce nel buio, ri-attivare la gioia di vivere e l’impulso a ritrovare la prospettiva positiva della propria esistenza. In questo modo è possibile riaccendere l’interesse verso il presente e non cedere più all’ingannevole alibi dello squilibrio generato dalla propria depressione. L’amore per la Vita si colora di voglia di fare e di condividere con un particolare brio e nuovi interessi a cui dedicarsi.
WildRose – Il Fiore della Rosa Canina è dolce e carnoso e la corolla simile ad una mano spalancata a ricevere energie solari si protende con il suo pentagramma che, numerologicamente, evoca il concetto della necessaria realizzazione completa sul piano umano. L’essenza di Wild Rose è indicata per chi si arrende, per chi ha raggiunto livelli elevati di stanchezza e sconforto al punto da diventare abulici e totalmente disinteressati ai compiti del presente. La resa totale diventa prostrazione fisica e si rinuncia ad agire a tutti i livelli, cosicché spesso si ritiene che tale rimedio sia specifico per l’anziano il quale per lo più manifesta tali atteggiamenti di rassegnata apatia. Si sa che con l’avanzare dell’età, quando si sente che la vita sfugge e la morte si avvicina, ci si può lasciare andare nella convinzione che le occasioni siano diminuite o addirittura cessate del tutto e alla fine si ritiene che la propria presenza a questo mondo sia diventata completamente inutile. Tutto questo può creare anche drammatiche condizioni psico-fisiche che richiedono assistenza umana e medica. In condizioni simili scompare del tutto anche l’attenzione verso il proprio presente e le relative incombenze. Wild Rose con la sua intensa energia riesce a trasformare profondamente l’attitudine rinunciataria riportando nuova vitalità e inducendo uno stato di benessere che fa desiderare di essere ancora attivi malgrado le circostanze avverse o addirittura l’età avanzata. Il rimedio floreale sconfigge ogni stato di rassegnazione che impigrisce e spegne anche nel soggetto giovane la voglia di vivere e quindi di rendersi utile nel proprio contesto. Wild Rose chiama alla rinascita dopo le prove e la grande stanchezza che è conseguenza di dolorosi percorsi di vita.
Olive – Il mitico albero dell’Ulivo, dall’antichità venerato per la produzione del luminoso olio da usare nelle “sacre unzioni” a scopo rituale-terapeutico, ha in sé importanti Segnature connesse al principio vitale e alle forze di Guarigione di origine cosmico-divine. Il meraviglioso bianco fiorellino dell’Olivo quando è in piena fioritura si esprime con una leggiadra solare potenza sui rami contorti della pianta millenaria e nodosa a significare la potenza del rimedio floreale adatto a restituire energia vitale e intenso rinnovamento psicofisico a coloro che si sono esauriti a causa del surmenage o a seguito di lunghe e gravi malattie. Il rimedio è tra i più belli di tutta la Floriterapia per sostenere il Corpo Vitale a riaprire i suoi canali all’Energia Cosmica sino a favorire anche misteriosi fenomeni di auto guarigione persino nei soggetti più provati. Quando le grandi prove della vita mettono a dura prova e richiedono alla persona di utilizzare tutte le proprie risorse, spesso si va a fondo e si resta completamente deprivati di energia vitale al punto di non potersi più dedicare a nulla che riguardi il proprio presente. Le persone che hanno tanto sofferto e si sono esaurite nello sforzo sovrumano hanno bisogno ad un certo punto di una potente iniezione di energia per riprendere il cammino esistenziale. Olive è il rimedio per eccellenza che ripulisce l’area mentale da forme-pensiero rassegnate e dubitanti in relazione al proprio malessere, riapre i plessi energetici preposti a catalizzare e veicolare il quantum di energia necessaria per rinascere ad una nuova tappa di vita. Quando si assume il rimedio, insieme al beneficio di un rinnovato impulso vitale, si registra una capacità nuova e spesso mai sperimentata di comprensione del vero senso della propria vita.
WhiteChestnut – Dalle purissime infiorescenze dell’Ippocastano Bianco il dr. Bach ricavò uno speciale rimedio per l’area mentale quando essa appare in difficoltà a seguito di un periodo di stress professionale o intellettuale. In tal caso il sovraccarico crea stati di confusione, diminuzione della memoria, inquietudine e nervosismo sino a stati di insonnia, ma soprattutto si assiste al fenomeno dei pensieri sconnessi e caotici. La poca chiarezza, indice di perdita della centratura, è contrassegnata dal fenomeno del “pensiero fisso o ossessivo” che crea molto fastidio e rende incapaci di dedicarsi alle normali occupazioni richieste nel quotidiano. White Chestnut assolve al bisogno di pacificare i propri pensieri inducendo un sano riposo allo scopo di recuperare il perduto senso del ‘qui e ora’. L’Essenza è considerata un interessante assistente per coloro che meditano e sono disturbati dai pensieri dai quali, a volte, è un’impresa titanica staccarsi. Esattamente come per l’insonne o per chi anche nel sonno non riesce a staccare dalle occupazioni mentali della giornata continuando a sognarle e a “lavorare” con i propri pensieri, così chi medita talvolta ha bisogno di un aiuto per tenere a bada il circuito invasivo della mente. Pertanto White Chestnut è un Fiore indispensabile per tutti gli intellettuali e per coloro che hanno attività nelle quali i pensieri risultano costantemente ingaggiati, onde riportare equilibrio fra corpo fisico e mente attraverso il riposo e le attività fisiche che favoriscono un sano distacco dall’eccesso di lavorio mentale.