A cura di Anna Di Natale – Naturopata
Durante le guerre, in diversi paesi, le grotte sono state luogo di rifugio per molte persone. Una grotta, simbolicamente, fa pensare ad un’utero materno. In effetti, addentrarsi in essa vuol dire entrare all’interno della terra, tra le sue viscere. La grotta rappresenta dunque un archetipo connesso con il principio femminile, ma anche con il corpo e con l’interiorità. Nella simbologia della grotta, entrarvi equivale all’andare in profondità dentro sé stessi.
La speleoterapia iniziò negli anni 50 in Polonia ed ebbe diffusione soprattutto nell’Europa Orientale, visto che nell’Occidente vi era più diffidenza sulla sua efficacia.
Le grotte hanno un basso volume di polvere e questo riduce l’irritazione sui soggetti allergici.
Le rocce che compongono una grotta sono formate da strati di minerali. Esse trasudano di acqua e l’aria è carica di umidità. Grazie all’umidità gli allergeni si legano alle particelle in sospensione e si abbattono sulle pareti. Ecco perché l’aria è purissima. Con il calore all’interno di queste stanze naturali l’aria assume vapore acqueo. Quando si inspira, l’aria arriva ai 37° corporei e assorbe acqua, che una volta rilasciata nelle vie respiratorie ha un effetto decongestionante nelle mucose. Le vie respiratorie beneficiano del sostare in una grotta semplicemente a respirare, in quanto l’effetto è decongestionante e antinfiammatorio per le mucose. Il respiro diviene dunque più libero.
Oltre la speleoterapia come conosciuta, altri benefici di natura più sottile si possono avere sostando all’interno di una grotta, possibilmente al buio, per esplorare più intensamente la propria interiorità, in assenza di stimoli devianti dall’esterno, ma con la sola co-partecipazione degli elementi naturali presenti che richiamano alla natura stessa dei corpi umani.
Non nego che quest’ultima sia un’esperienza piuttosto intensa e che quindi è preferibile non affrontare da soli o se si soffre di particolari psicopatologie.
Di sicuro, l’essere raccolti, all’interno di una grotta, favorisce l’entrare più facilmente in uno stato meditativo. Si parla di antichi maestri spirituali che meditavano nella grotta. In effetti, il buio, il suono ritmico dello sgocciolare dell’acqua, la purezza dell’aria, sono degli ottimi elementi per sostenere il raccoglimento.
Si possono trovare diverse grotte, anche in Italia, dove poter accedere, in alcune accompagnati da guide, in altre più semplici da percorrere, dove si può accedere autonomamente.
Mi ha ispirato la scrittura di questo articolo la visita, in una mattina di settembre, agli Orridi di Cunardo, nella provincia di Varese, attrezzati per poter scendere con delle scalette e un corrimano lungo tutto il percorso, che permette di procedere più facilmente. E’ stata un’esperienza emozionante inoltrarmi nel ventre della Madre Terra, respirare aria pura, sentendo la freschezza nelle narici e portando con me un pieno di sensazioni piacevoli, non solo respiratorie. Anche la presenza dell’acqua mi ha sollecitato un rituale di purificazione, che ho avvertito come rigenerante nel corpo e nell’animo.
Anna Di Natale
Si occupa di discipline bio-naturali da circa 25 anni mediante consulenze, percorsi per il benessere e la divulgazione.
In questa pagina Facebook tratta argomenti che informano su tutto ciò che a livello naturale educa a uno stato di salute in equilibrio.