Il 14 marzo scorso, a Bologna, presso la Fondazione Giovanni XXIII, ventidue donne, rappresentati tutte le religioni in Italia, hanno inaugurato l’Osservatorio interreligioso sulla violenze contro le donne. Nel pomeriggio vi è stata la firma del Protocollo d’intesa tra le donne presenti, la presentazione dello stesso in conferenza stampa con interventi di tutte le presenti.
A rappresentare la comunità musulmana vi era la vice presidente di Progetto Aisha, Amina Natascia Al Zeer e Marisa Iannucci, la quale ha dichiarato: “Le forme di violenza, quelle meno evidenti, sono quelle culturali, che passano attraverso una cultura patriarcale e sessista“.
Presente anche Paola Cavallari, che curato il libro della rivista ADISTA: “Non solo reato, ma anche peccato. Religione e violenza sulle donne”, ha così commentato:”Dobbiamo dimostrare che ci siamo, osserviamo e alziamo la voce quando si manifestano forme di discriminazione ed oppressione“.
Donne che vogliono esserci, che parlano la stessa lingua di pace, amore e fratellanza, ciò che osservano tutte le religioni presenti all’evento nel capoluogo felsineo. “Ogni piccola goccia fa un grande mare, e noi oggi, siamo ventidue gocce, unite e insieme ci accingiamo ad apportare più sapore al grande mare“, ha quindi concluso Mariangela Farà.