Sessualità sacra: cosa significa essere donne oggi

Testo a cura di Aldebaran Sandrini

In questi ultimi decenni stiamo assistendo a una grande ripolarizzazione del femminile e del maschile. Per tanto tempo abbiamo dovuto lottare per avere gli stessi diritti degli uomini, dimostrare la nostra forza e reclamare la nostra libertà. Abbiamo ottenuto molto ma ci sono ancora molte zone nel mondo dove le donne non hanno la libertà di essere chi sono, studiare quello che le appassiona, fare della loro vocazione una professione, sposare o stare con chi amano.

Ci siamo emancipate sotto tanti punti di vista ma questa emancipazione è spesso avvenuta a scapito della nostra energia femminile più accogliente: ci siamo spesso spinte all’estremo opposto per ricalibrare anni di repressione, giudizio, paura, anni in cui siamo state schiacciate e “tenute buone”.
Abbiamo quindi favorito il nostro lato maschile per sopravvivenza, tirando fuori le unghie e spingendoci, anche nei corpi, allo stremo, allontanandoci dall’ascolto, scambiando la vulnerabilità e la dolcezza con debolezza.

È tempo di recuperare il nostro saper stare nel nostro femminile: la nostra dimensione lunare, yin, ricettiva, accogliente. Vivere meno nelle nostre teste e nell’azione (che potremmo associare astrologicamente agli elementi maschili aria e fuoco) e incorporare gli elementi femminili di terra e acqua.

Terra intesa come tornare alla Madre, che in sintesi è tornare al corpo, alle nostre radici, a quella saggezza millenaria che abbiamo ricevuto in eredità. Conoscere il nostro funzionamento nella fisicità, esplorare le sensazioni, godere della lentezza e dei piaceri semplici. Camminare con fiducia sapendo di essere sostenute. Trovare quell’ancoraggio dentro che ci consente di non farci spostare dalle turbolenze esterne.

Acqua come sorgente di vita, come energia che cambia continuamente forma e si adatta a tutto ciò che incontra. Il mondo del sentire, quella capacità che abbiamo noi donne di “fiutare” in anticipo le cose, di connetterci ad un livello profondo con gli altri, di prenderci cura, di nutrire. Saper entrare pienamente in un emozione arrendendoci ad essa e lasciarla dissolvere e passare. Come una marea.

Pensiamo di essere disinibite ed emancipate ma c’è ancora uno spesso strato di vergogna e pudore che va ancora smantellato. Secoli e secoli di memorie hanno depositato informazioni depotenzianti e bloccanti in noi. Tante di noi ancora esitano ad esternare il loro lato più sensuale, per paura di essere giudicate come “facili”, altre ostentano la loro sensualità perché credono che l’essere desiderate sessualmente sia l’unico modo di avere amore. Molte “spengono” il loro sentire e ritmo naturale attraverso metodi contraccettivi che stravolgono completamente il nostro sistema ormonale.
Questo spesso ci ostacola nel poter vivere serenamente la nostra sessualità. E la sessualità è donna, è la pulsione di vita che spinge per manifestarsi. Ci rendiamo davvero conto di quanto potenziale erotico abbiamo? Di quanto i nostri corpi siano naturalmente meravigliosamente curvi, morbidi, bellissimi alla vista?

Secondo il Tantra, un antico percorso spirituale diventato filosofia, originario dell’India, l’energia è la Shakti, il Divino Femminile. Lo spazio in cui si manifesta questa energia è Shiva, il Divino Maschile, inteso come pura presenza.
Ognuno di noi ha entrambe le energie presenti in sé ma è fondamentale, per poter vivere delle relazioni sane, che noi donne siamo pienamente nella nostra Shakti e gli uomini nel loro Shiva.
E questo implica che più morbide e aperte riusciamo ad essere, più gli uomini sono portati ad esprimere il loro maschile. Il che vuol dire, quel maschile che

  • non ha bisogno che gli facciamo da madre
  • prende le sue decisioni con fermezza e direzione
  • sa contenerci e mantenere lo spazio sicuro in cui ci possiamo esprimere – ci protegge e sostiene

Allo stesso tempo più gli uomini sono saldi nel loro maschile, più noi donne sentiamo che possiamo aprirci alla nostra Shakti! E quindi che possiamo essere quelle donne che:

  • sanno essere nel loro potere senza esercitare il controllo e la manipolazione
  • conoscono la natura ciclica della loro essenza e sanno cavalcare con consapevolezza queste diverse onde
  • possono esprimere sé stesse fino in fondo senza paura di “essere troppo” o spaventare
  • si aprono alla vita fiorendo e creando, ognuna con la sua particolare “medicina” da offrire

È una danza non facile, come si può facilmente intuire! Ma sempre più si avverte questa necessità di incontrarsi ad un livello nuovo. E non solo tra uomo e donna. Fioriscono cerchi di donne e cerchi di uomini (sono arrivati un po’ dopo ma si stanno creando!), è il nuovo progetto di questo tempo.
Ritrovarsi e riconoscersi. Passare dalla competitività, gelosia, invidia alla condivisione, al cuore. A quel potersi guardare negli occhi senza abbassare lo sguardo, consapevoli che ogni pezzo dell’altra/o è una parte di noi, che quello che nell’altro viene guarito è pronto a guarire anche dentro di noi.

 

Aldebaran Sandrini, insegnante di astrologia del profondo e conduttrice di percorsi di consapevolezza e cerchi al femminile. Si è formata e continua a formarsi attraverso il metodo “Holistic dance language” di Zola Dubnikova e presso la Priestess School di Sofia Sundari, un percorso di tantra e taoismo mirato a portare una consapevolezza completamente nuova sulla sessualità e l’incontro tra uomo e donna.

Aldebaran Sandrini | Percorsi e scoperte del Sè
Consulenza e formazione di Astrologia del Profondo
Tel. +41 76 4467636
www.aldebaransandrini.com

 

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